Costruire un "fat" unicamente per galleggiare e surfare sulla neve non ci sembrava in linea con la filosofia
Whitelandski.
Non è semplice far girare uno sci da 110 sotto il piede ma è quello che ci siamo posti
come obiettivo.
Il camber assente permette una buona manovrabilità  nella fase di cambio e la buona morbidezza
dell'asta consente di indirizzare lo sci non appena ci si appoggia alla curva.
E' stata posta molta attenzione alla resistenza torsionale inserendo uno strato biassiale
incrociato a +/-45° in fibra di carbonio per distribuire meglio il carico sul fianco
senza condizionare eccessivamente il peso.
Per il flex dell'asta sono stati preferiti invece tessuti in vetro meno "nervosi", più adatti ad aiutare
lo sciatore in condizione di terreno difficile.
La spatola ricalca il progetto del fratello più stretto per garantire più lamina sul terreno.
Dato il suo rapporto peso / superficie lo sci potrebbe essere tranquillamente utilizzato per
trasferimenti con le pelli. Per questo consigliamo di fare attenzione alla larghezza dell'attacco
per una corretta trasmissione delle forze.